L’Augmented Reality gioca un ruolo fondamentale negli applicativi di Configure-Price-Quote (CPQ) integrabili nelle piattaforme e-commerce, basta comprenderne limiti e potenzialità
Il fulcro dei processi di acquisto è la Customer Experience: le dinamiche che guidano l’utente verso le piattaforme e-commerce si basano sempre più sul comportamento del cliente e meno sul prodotto. Quando il cliente si trova sulla piattaforma di e-commerce il suo Customer Journey è ormai nella fase finale.
È scomparsa la sequenzialità del processo di acquisto: l’utente si muove in modo liquido in ambienti multi-channel. Le modalità per intercettarlo e guidarlo verso i prodotti si basano sull’ascolto del cliente e sulla capacità di raccontargli il modo in cui si è capaci di soddisfare le sue esigenze. Per questo il B2B da tempo ammicca al B2C riprendendone tecniche ed approcci per una soluzione sempre più consumer-oriented.
In questa ottica si inseriscono i moderni applicativi di Configure-Price-Quote (CPQ), che forniscono al cliente finale una visione personale del prodotto e lo guidano verso un’esperienza d’acquisto esclusiva. Proprio in questo campo sono immense le potenzialità dell’Augmented Reality (AR) e della Virtual Reality (VR), il cui mercato potrebbe coinvolgere nel vicino 2020, investimenti dell’ordine di 150 miliardi di dollari.
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